Speciale PL+S 2018 | impressioni e tendenze

Il Prolight+Sound di Francoforte è appena terminato e noi del network NRG30 – IntegrationMagLight Sound Journal, ZioGiorgio, ZioMusic – chiudiamo questa edizione 2018 registrando un considerevole successo redazionale. Non vogliamo dilungarci oltre lasciando ancora una volta che a parlare siano i fatti: oltre 100 live news spalmate nei tre giorni di fiera in due lingue (italiano ed inglese), su tutte le testate, per un totale di quasi 200 prodotti trattati, decine e decine di post rilanciati sui principali social network, video dirette su Facebook, un team di 6 persone e, a conferma degli sforzi fatti, delle statistiche di accessi ai portali di quelle da rendere incandescenti i server! Grazie a tutti voi che ci avete seguito, continuate a farlo.

Detto ciò, in molti si staranno chiedendo come sia andata questa edizione 2018. Negli ultimi anni il PL+S di Francoforte, forse la più famosa e duratura fiera del settore Live Entertainment, divide e fa discutere proprio in virtù del fatto che quanto hai la fama e la tradizione che questa manifestazione può vantare, è facile avere tutti gli occhi puntati addosso. C’è chi non ci rinuncerebbe per nessun motivo a partecipare e c’è chi non lo ritiene un appuntamento fondamentale per la propria strategia di mercato.

Appare comunque chiaro che negli anni ci sia stato un fisiologico ridimensionamento corrisponde invece a realtà. D’altra parte non è mistero per nessuno che anche il mercato stesso del cosiddetto “professional entertainment” sia andato mutando nel tempo, nuovi settori si sono affiancati a quelli più tradizionali di audio e luce e nuove manifestazioni ben organizzate ed altrettanto agguerrite hanno certamente rubato in parte la scena ed attirato l’interesse di aziende e pubblico, in europa e nel mondo.

Si ricordi peraltro che in oriente proprio Frankfurt Messe, con PL+S Guangzhou e PL+S Shanghai (fiere che visitiamo regolarmente) sta ottenendo risultati incredibili ed è forse questo uno dei motivi per cui il pubblico orientale ha meno motivazioni per intraprendere un viaggio così lungo fino a Francoforte.

Messe Frankfurt Exhibition GmbH / Jochen Gunther

In questo scenario di cambiamento e per certi versi abbastanza incerto, in termini assoluti, noi in fiera abbiamo incontrato si chi era molto contento e chi lo era un po’ meno ma per onestà intellettuale dobbiamo dire che quasi nessuno si è dimostrato scontento o deluso anche perché probabilmente, questi ultimi, hanno deciso di rinunciare a Francoforte già da qualche anno.

Quello che forse molte aziende non hanno ancora capito però è la vera direzione che sta cercando di prendere la fiera. Un percorso di riorganizzazione del format non certo semplice ed ancora più complesso se si pensa che per quasi vent’anni Francoforte è stata, di fatto, una mera passerella di aziende, fatta di stand sfarzosi e prodotti spenti in bella vista.

Immersive Technology” questa è la parola chiave, ossia la volontà di regalare esperienze dirette allo spettatore e di offrire alle aziende la possibilità di dimostrare le tecnologie in concreto e in maniera proattiva. Chi ha colto questo aspetto, vedi d&b audiotechnik con la demo room dedicata al sistema di spazializzazione Soundscape per esempio, oppure lo stand attivo ed interattivo di Pioneer o ancora Panasonic con un’esperienza che coinvolgeva proiezioni olografiche, videoproiezioni, media server e altro ancora, ha colto il bersaglio e ha registrato un successo di pubblico specializzato anche maggiore rispetto al passato.

Ancora a dimostrazione di ciò, l’affluenza alle due aree della Sound Arena, sempre di grande appeal, apprezzata dal pubblico che si è fermato volentieri ad ascoltare gli impianti in demo complici delle belle giornate di sole e, perché no, con una birra in mano.

Messe Frankfurt Exhibition GmbH / Jochen Gunther

Va bene, non sono tutte rose e fiori, perché per non vedere il ridimensionamento di alcuni stand e le defezioni di aziende importanti bisognerebbe avere il paraocchi, ma di certo avendo noi un rapporto di dialogo diretto e costruttivo con il team organizzatore della fiera abbiamo avuto ancora una volta conferma che un progetto alla base esiste ed è ben delineato, un progetto non semplice e che prevede un cambiamento “culturale” importante e che non si può ridurre al solo ridimensionamento di qualche spazio o al cambio di padiglioni e logistica.

A proposito, il prossimo anno PL+S e MusikMesse saranno ancora più vicine e raggruppate attorno allo stesso centro focale, ossia la grande piazza tra i padiglioni 1,3,4,5. PL+S occuperà i padiglioni al piano “0” intorno alla piazza centrale mentre il mondo dei musicisti prenderà i padiglioni al piano superiore…

TENDENZE E PRODOTTI

Di notizie ve ne abbiamo date a sufficienza, vi basterà navigare nel nostro speciale dedicato all’installazione su IntegrationMag o sul nostro speciale completo su ZioGiorgio per conoscere la quasi totalità delle news di settore. E di novità quest’anno le aziende ne hanno presentate non poche qui a PL+S!

Senza voler dare premi o far classifiche ci addentriamo volentieri nel gioco – sempre rischioso per chi fa il nostro mestiere – di sbilanciarci su quei prodotti che ci sono piaciuti di più.

L’AUDIO

Come possiamo non parlare dell’atteso nuovo sistema GSL di d&b audiotechnik? Un cabinet molto “lavorato” internamente con soluzioni certamente di grande ingegno e non certo semplice da realizzare: doppio 14’’ raccordato, tre driver a compressione espressamente realizzati da B&C Speaker estremamente compatti ed altri due 10’’ posti nel retro e sempre raccordati per produrre un cardioide vero.

In aggiunta ed a completamento del progetto, tanto per non farsi mancare nulla, un altro bel 10″ posto immediatamente dietro alla tromba per le alte frequenze, sempre caricato con raccordi dallo shape veramente originale, una soluzione possibile proprio grazie alla particolare compattezza dei driver e della guida d’onda. Sulla carta dunque, un sistema che probabilmente suona forte, molto forte, ed altrettanto probabilmente non certo accessibile a tutte le tasche, ma siamo al top…

Sempre parlando di sistemi line array a ben vedere anche noi italiani non scherziamo. dB Technologies vanta un altrettanto ingegnoso disegno delle geometrie interne con VIO l212, formato da un doppio 12’’ e 4 woofer da 10’’ con le pareti del reflex che, con un espediente veramente interessante, formano anche il caricamento per le alte frequenze riducendo moltissimo lo spazio. E ancora Outline con il Superfly anch’esso internamente “tutto raccordato” e che, anche in questo caso sulla carta, mette in mostra un progetto dal grande studio acustico e sicuramente tutto da ascoltare.

Ascoltare… Purtroppo per noi la fiera è sempre una semimaratona (le nostre App sull’iPhone parlano di 10 ed oltre Km al giorno!) e di conseguenza non abbiamo potuto ascoltare per bene quasi nessuno dei sistemi in demo nelle due Sound Arena e per di più, per essere onesti fino in fondo, non amiamo molto questa tipologia di ascolti in “demo mode”. Paradossalmente gli unici quattro sistemi che abbiamo sentito, KV2 AudioFunkiton One, RCF e dB Technologies suonavano tutti veramente bene, ognuno con le proprie caratteristiche anche piuttosto diverse, ma certamente molto, molto performanti. Per concludere la carrellata sui sistemi di rinforzo sonoro vorremo anche rimarcare il “coraggio” della marchigiana FBT che in un mercato dominato da colonnine, line array o presunti tali, ha introdotto sul mercato un point source, anche se all’evenienza è configurabile come array: HORIZON VHA (Vertical Horizontal Array) ci sembrato un prodotto intelligente, centrato, probabilmente adatto a molti service da sempre convinti che il line array sia sempre e solo l’unica soluzione possibile…

In fatto di mixing, processori e diavolerie “soniche” varie, poco se non nulla da segnalare a parte forse la piccola interfaccia di Audinate Dante AVIO Adapter da avere quasi obbligatoriamente visto la diffusione ad oggi di tale protocollo.

Il LIGHTING

Sul versante lighting, settore che non ha mai registrato particolari cali a Francoforte, troviamo invece molte ed interessanti innovazioni con tre importanti “world premiere”. Prima su tutte la presentazione del nuovo standard di condivisione dati tra software di pre-visualizzazione, console e fixture e denominato General Device Type Format (GDTF) frutto della collaborazione tra Vectorworks, MA Lighting e Robe. 

Presente al PL+S anche la tanto attesa GrandMA3 basata sull’esperienza maturata con le precedenti console MA Lighting e dotata in particolare di una nuova gestione degli effetti completamente ridisegnata oltre ad altre interessanti feature e molte particolari attenzioni che riguardano l’interfaccia utente, l’ergonomia di tasti e fader e altro ancora.

Terza importante novità esposta per la prima volta a Francoforte è ZAC-EYE, una device che, collegata direttamente alla fixture Claypaky, simula il comportamento dell’occhio umano ed è in grado di riconoscere una persona e di seguirne i vari spostamenti.

Molte e numerose le altre novità presenti in fiera che seguono in particolare due tipologie di tendenze.

In primis molte aziende hanno puntato sulla qualità della luce con alcune interessanti proposte come Synergy 5 Profile di DTS che tra le tante feature permette la regolazione del parametro di CRI, Spotlight con il nuovo Fresnel Hyperion e la sua sorgente LED da 300W 6 colori RGBACL con tanto di gestione intelligente del bilanciamento dei colori, ARRI che ha introdotto il nuovo firmware del noto Skypanel e ha dato prova delle proprie qualità tramite un esempio di illuminazione in ambito automotive, tra i più difficili nel settore lighting, e ancora ETC che con Pearl propone un proiettore 2,700K – 6,500K con 60% di luminosità in più rispetto agli altri prodotti colorsource.

Il VIDEO

Messe Frankfurt Exhibition GmbH / Jochen Gunther

La seconda tendenza arriva invece dal settore video, con alcune proposte rivolte al mondo dell’entertainment, come quella di NEC con una serie di proiettori dedicati proprio ai live, Panasonic che ha replicato a Francoforte una particolare installazione immersiva che combina le proprie tecnologie video con il media server disguse e il sistema di tracking BlackTrax di Cast Software e GreenHippo, che propone un’integrazione con Notch per la riproduzione multimediale in real time e il mapping 3D.

Chiudiamo infine con Dicolor che a Francoforte presenta un vero e proprio Guinnes dei Primati: lo schermo mobile più grande al mondo da 144 m2, 16×9 metri e risoluzione 4k reale.

UN PO’ DI NUMERI…

In attesa dei numeri definitivi, che divulgheremo in un comunicato ufficiale, possiamo condividere con voi i primi dati in nostro possesso. Nei 5 giorni complessivi tra PL+S e Musikmesse hanno presenziato 1.803 aziende provenienti da 56 paesi per un totale di oltre 90.000 partecipanti da 152 paesi, un dato che ha in parte risentito, soprattutto il primo giorno, dei grossi disagi causati dagli scioperi in atto con più di 800 voli cancellati unitamente ad altri problemi di trasporto da e verso l’aeroporto.
Un dato interessante è quello relativo ai più di 20.000 partecipanti agli eventi del Musikmesse Festival nelle 30 location sparsi per la città, segno che il “musicale”, in forme e format diversi è sempre motivo di grande attrattiva.
Dal canto nostro aggiungiamo che, forse anche a causa di una certa riduzione degli spazi, in generale il pubblico nei padiglioni è circolato lentamente, soprattuto durante secondo giorno e nelle hall dedicate alla luce dove a tratti l’affluenza è stata veramente notevole.

Già annunciate le date: Musikmesse e Prolight + Sound 2019 saranno nuovamente sovrapposte e apriranno i cancelli dal 2 al 5 aprile, dal martedì al venerdì.

 

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Leggi lo speciale completo sul ProLight+Sound 2018 su ZioGiorgio.it e LightSoundJournal.com

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E’ il responsabile editoriale di ZioGiorgio Network. Tutto inizia dalla chitarra, passa la giovinezza tra i banchi della facoltà di Scienze Naturali di Pisa e le regie FOH di festival e concerti. Si appassiona presto alla comunicazione audiovisiva ma l’incontro con i suoi attuali soci ed amici segnerà la strada: comincia la grande avventura con ZioGiorgio. Il resto è rock and roll…

 

Walter si dedica da molti anni all’entertainment lighting, prima come tecnico elettricista e installatore poi come programmatore e Lighting Designer. Oggi è un Professionista apprezzato per il suo stile, e per le sue capacità di gestione organizzativa, con una capacità eccezionale nel coinvolgere al meglio il team, ed una visione del lavoro che corrisponde ad un momento di condivisione e convivialità tra le persone.

 

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