Hikvision ha scelto la meravigliosa cornice del porto antico di Genova ed il NH Collection Marina Hotel per la prima tappa del roadshow italiano di presentazione delle nuove tecnologie che rappresenteranno il futuro nelle applicazioni di videosorveglianza e videoanalisi pensate anche per ambienti ed applicazioni molto diversi a quanto tradizionalmente visto fino ad oggi.
L’azienda, che ha come maggior azionista il Governo cinese, forse anche a causa di una certa saturazione del mercato, iniziava da un po’ di tempo a sentirsi stretta nel solo ruolo di produttore di dispositivi per il TVCC ed ha quindi iniziato a sviluppare nuove tecnologie per innovare, reinventare e riscrivere il futuro di tutte le applicazioni convergenti del panorama della videosorveglianza.
L’innovazione affronta più strade: l’hardware classico delle telecamere così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi non sempre si dimostra capace di supportare al meglio le nuove applicazioni SMART e analitiche che necessitano spesso di inquadrature multiple, diverse profondità di campo e differenti soggettive. La soluzione di Hikvision è come sempre volta al pragmatismo: se non basta una sola telecamera per ottenere i risultati e l’affidabilità di calcolo desiderati perché non utilizzarne di più? Ecco arrivare una folta gamma di prodotti dove in un unico box dal design avveniristico vengono inseriti più sensori d’immagine e ottiche multiple fino ad arrivare ad abbinare in un unico contenitore diverse tipologie di telecamera (ad esempio speed dome e camere fisse). Sfruttando processori molto potenti, GPU applicate all’analisi video e applicazioni software dedicate si possono utilizzare le immagini prodotte per eseguire la video analisi ON BOARD ma anche ottenere flussi video unici o multipli ed una serie di metadati che verranno poi convogliati, memorizzati e gestiti da software remoti o DVR.
Le applicazioni software sono un’altra importante fonte di sviluppo; le rivoluzionarie novità in questo caso si chiamano Intelligenza Artificiale e Deep Learning, il modello utilizzato quello neurale basato sul cervello umano: vedo per la prima volta, memorizzo, imparo e mi adatto a quanto imparato continuando via via ad affinare il mio apprendimento .Quanto appreso verrà utilizzato per ottenere un’analisi sempre più precisa e fornire risposte con un’affidabilità che l’azienda dichiara essere pari al 98% in diverse applicazioni che spaziano dal riconoscimento umano e comportamentale alla protezione di beni, oggetti e persone.
L’incontro inizia in una sala dell’Hotel NH dove il Technical Manager Marco Borsoi spiega ai convenuti una ad una le tecnologie che verranno poi toccate con mano a bordo del truck parcheggiato fuori dall’hotel ed allestito con una control room e con tutti i prodotti e le applicazioni funzionanti.
Le tecnologie presentate partono dalle funzioni Deep Learning presenti sulle telecamere (Deep in View) e sui DVR (Deep in Mind) come l’analisi morfometrica in grado di identificare nei soggetti inquadrati il sesso, l’età, il colore degli abiti, se indossano zaini, se transitano a bordo di una bicicletta. Tutti questi dati inviati al DVR fanno si che, in fase di playback delle immagini, si possano applicare dei filtri (ad esempio visualizzare solo le immagini in cui stanno transitando persone con uno zaino in spalla o discriminare dal playback gli uomini piuttosto che le donne)
La tecnologia Face Recognition viene sviluppata anche su telecamere a doppio sensore e permette, una volta individuato il volto all’interno dell’immagine, di determinare se il soggetto fa parte di un database di volti noti. Questo database può essere costruito dalla telecamera stessa, con l’aiuto dell’operatore che compilerà i dati mancanti come le informazioni anagrafiche. La cosa più interessante è la possibilità di inserire manualmente le foto dei soggetti che si desiderano memorizzare nel database, non appena questi si presenteranno di fronte all’obiettivo della telecamera verranno riconosciuti. A tal proposito Hikvision nel corso dell’evento ha proposto un simpatico gioco ai visitatori: in fase d’iscrizione all’evento era possibile allegare una fotografia personale che sarebbe stata inserita nel database della telecamera mettendola alla prova nel riconoscere l’ospite una volta inquadrato all’interno del truck.
La rilevazione dei volti potrebbe far pensare a logiche di gestione della privacy piuttosto delicate; per questo motivo viene presentato l’algoritmo Human Privacy Protection che permette di coprire con un mosaico i volti delle persone riprese (sullo stesso stile di quanto vediamo nei notiziari a protezione ad esempio delle immagini che riprendono i minori). L’algoritmo permette poi all’operatore autorizzato e munito della password per sbloccare la criptatura, di vedere le immagini in chiaro in fase di playback.
Fa parte sempre del mondo Deep Learning il nuovo sistema Crowd Density associato ad alcune telecamere che diventano capaci di contare il numero di persone ferme nell’area ripresa. E’ possibile legare un allarme al superamento di un limite di persone ferme impostabile (attualmente il numero massimo è 64) Questa funzione trova applicazione ad esempio nel controllo di banchine ferroviarie, fermate di mezzi pubblici ma ,viste anche le nuove disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi aperti stabilite dal Ministero dell’Interno in seguito ai fatti di Torino del giugno 2017, immaginiamo che non sarà difficile offrire soluzioni specifiche per il controllo anche delle grandi aree aperte.
Oltre alla densità di assembramento altra funzione di AI molto interessante è la rilevazione code che rende la telecamera capace di segnalare (ad esempio tramite attivazione dell’uscita a bordo) se un certo numero di persone sta stazionando in fila. I metadati generati dalla telecamera rendono inoltre l’operatore in grado di vedere a monitor da quanto tempo ogni singola persona sta aspettando. La possibilità di generare una segnalazione vede applicazioni utili ad esempio alle casse dei supermercati per attivare una procedura di apertura nuove casse in seguito alla congestione di quelle attualmente funzionanti.
In tema di mezzi pubblici viene presentata una famiglia di DVR IP e analogici HD dedicati ad applicazioni mobili, con case carrozzato e protezione agli urti, doppio sistema operativo ridondante e diversi tipi di connettività (LTE, GPS, WI FI) per trasmettere i dati e le registrazioni in tempo reale, tenere traccia della posizione del veicolo ed eventualmente segnalare se sta percorrendo un tragitto diverso da quello stabilito.
Il mondo LPR (License Plate Recognition) si avvantaggia anch’esso di funzioni di intelligenza artificiale con telecamere capaci di rilevare le targhe di mezzi in transito su più corsie o di leggere i codici merci pericolose. Le targhe (fino a 48 paesi europei) possono essere inserite in una Black list/White list e la telecamera può essere applicata anche stand alone nel controllo apertura varchi in seguito a riconoscimento della targa. Ecco che qui l’algoritmo Deep Learning permette di avere importanti funzioni di sicurezza non presenti normalmente su telecamere LPR come leggere la targa solo dei mezzi (riconosciuti per la forma fisica o il movimento) e discriminare tentativi di accesso fraudolenti come una persona che si presentasse di fronte alla telecamera e, cercando di ingannare il sistema, impugnasse nelle mani una targa valida. Sulle nuove telecamere lettura targhe vediamo arrivare un’importante evoluzione nell’hardware l’utilizzo di uno Shutter di tipo globale che permette di rilevare con ottima qualità oggetti in movimento veloce fino a 185 km/he soprattutto di sfruttare la possibilità di avere per ogni auto due diversi fotogrammi di riferimento scattati in contemporanea: il primo fotogramma con uno Shutter più lento offrirà un’immagine di contesto da cui si ricaveranno dati come colore e modello del veicolo e una visualizzazione della carreggiata mentre la seconda immagine scattata contemporaneamente ma con uno Shutter molto più veloce offrirà la foto della targa leggibile.
In tema di controllo veicolare viene presentata la piattaforma hardware Event Detection Server iDS-TP40-16B con funzioni Automatic Incident Detection che sono la risposta a varie esigenze di controllo veicolare: rilevamento di incidenti stradali, traffico congestionato, veicoli fermi, veicolo contromano, presenza pedoni o oggetti nella carreggiata.
Parlando di innovazione dell’hardware non si possono tralasciare le telecamere della famiglia PanoVu composta da più modelli: un modello formato da 4 sensori da 2 megapixel installati in modo circolare intorno al corpo della telecamera, un secondo modello composto da 4 sensori più una telecamera speed dome nella parte bassa ed un terzo modello con 8 sensori e speed dome. Le telecamere, con l’ausilio del software a bordo, producono un unico streaming video di tipo panoramico; inoltre, nei modelli accessoriati di speed dome, è possibile disegnare dei punti sensibili nella parte di immagine ripresa dalle telecamere fisse e, nel caso della rilevazione d’intrusione in uno di questi punti, attivare la speed dome muovendola in automatico per effettuare uno zoom della zona interessata.
Degno di nota il video dimostrativo che ci viene proiettato dove si vede l’inquadratura di un campo di calcio durante un match, ripreso da un’unica telecamera panoramica in cui l’immagine si sposta in concerto con il movimento dei giocatori all’interno del campo. Ci viene spiegato che il movimento dell’immagine non è dovuto al movimento della telecamera la quale è in grado, con la funzione panoramica, di inquadrare un’area molto più vasta di quella vista a video e di fornire in modo automatico la visione della sola porzione di area dove c’è movimento sotto forma di unico streaming video. Le funzioni analitiche permettono anche di avere statistiche sui dati di gioco come ad esempio per quanto tempo uno specifico giocatore sta nell’area di centro campo.
In tema invece di speed dome vengono presentate le nuove DarkFigther che lavorano anche in assenza di luce producendo immagini a colori con una resa cromatica decisamente interessante. La cosa viene dimostrata sul truck stesso dov’è presente una camera oscura in cui le telecamere sono installate in modo da poter apprezzare l’immagine prodotta in condizione di buio. Innovazione delle speed dome vuol dire anche riconoscere i limiti tradizionali che questo tipo di telecamere hanno sempre presentato nel tempo: la presenza della cupola in vetro spesso, a causa del depositarsi della sporcizia dovuta agli agenti atmosferici, intacca la qualità dell’immagine prodotta (soprattutto quando si lavora con lo zoom ottico alla massima chiusura) e richiede interventi di pulizia e manutenzione costanti. La soluzione di Hikvision è quella di eliminare completamente la cupola in vetro cosa che inoltre rende la telecamera in grado di eseguire manovre di TILT negativo inferiori ai -20 gradi, utilissime nell’inquadratura del panorama su lunghe distanze. Pur senza cupola le speed dome mantengono un grado di protezione agli agenti atmosferici IP67 ed IK10 per quanto riguarda la resistenza agli urti causati da atti vandalici
A bordo delle speed dome arriva anche il nuovo protocollo SMART TRACKING 2.0 capace di riconoscere i volti, seguire il target e, in caso di presenza di più soggetti di passaggio nell’area continuare a seguire il primo target agganciato senza perderlo o confonderlo con altri soggetti entrati nella scena.
All’inizio avevamo detto che i prodotti e le soluzioni presentati andavano ben oltre le sole applicazioni di videosorveglianza: sul truck infatti tocchiamo con mano il sistema LCD di Digital Signage ovvero un totem su cui sono installati un monitor e una telecamera Face Recognition. Tramite il SO Android sul monitor possono essere proiettati diversi contenuti interattivi oltre che le comuni App Android ma la cosa interessante si ha quando un soggetto si presenta di fronte alla telecamera posta sul totem: se il volto del cliente è presente nel database viene riconosciuto ed è possibile generare un messaggio di benvenuto e lanciare dei contenuti (magari delle pubblicità) differenziati a seconda della persona. Immaginiamo l’impatto che questo prodotto può avere nel mondo Retail: il cliente abituale di un’attività commerciale si presenta di fronte al monitor posto all’ingresso, viene riconosciuto ed in base alle sue abitudini di acquisto, al sesso ed all’età vede attivarsi dei contenuti pubblicitari o un elenco di promozioni che potrebbero essere di suo interesse.
Altra novità studiata per le attività commerciali sono le telecamere People Counting, sistemi composti da camera a doppia ottica installabile sopra la porta d’ingresso e capace di contare le persone entrate e quelle uscite riconoscendo il senso di passaggio ed il transito di più persone in contemporanea.
Di fianco ai DVR vediamo il frutto della collaborazione fra Hikvision e Seagate ovvero i nuovi hard disk della linea SkyHawk dedicati al mondo video ma soprattutto, come ci spiegano i tecnici di Vittorio Veneto, ottimizzati per il backup dei metadati gestiti dalle funzioni AI. I tagli disponibili partono da 1 TB ed arrivano ad un massimo di 10 TB e promettono un MTBF (tempo medio fra i guasti: Mean Time Between Failures) di circa un milione di ore e ottimizzazione nello storage di 64 streaming HD in modalità 24/7.
Sul fronte gestione video vediamo in azione i decoder dedicati alle applicazioni Videowall con capacità di gestione fino a 16 monitor (sul TRUCK è in azione un muro creato da 4 monitor 46”) con uscita HDMI 4K ed in grado riprodurre 128 video stream provenienti dalle telecamere e dai DVR. Gli apparecchi sono gestibili tramite la tastiera DS 1100-KO da cui è possibile ad esempio richiamare le immagini della telecamera desiderata.
Lasciamo per ultime le novità riguardanti il core business storico per cui Hikvision è globalmente riconosciuta ed apprezzata: la nuova linea di camere IP 3.0 compatte, in custodia dome, bullet (tutte IK10) e box con contenitore a tenuta stagna e Junction box inclusa, illuminatori EXIR ad alta efficienza e basso consumo. Su tutte le telecamere sono disponibili funzioni VCA ma soprattutto, quando interrogati in merito, i tecnici ci rassicurano sul fatto che tutti i modelli sono equipaggiati con lenti AUTOIRIS in controcorrente con la (brutta) abitudine che il mercato ha intrapreso di utilizzare sulle telecamere compatte lenti con iride ad apertura fissa e tempi di Shutter troppo lunghi che vanno ad intaccare negativamente sulla qualità delle immagini notturne. Visto che il roadshow si è tenuto in una città di mare ci viene ricordato che su tutta la gamma di telecamere IP è possibile richiedere in fase di ordinazione la verniciatura con prodotto resistente agli agenti marini.
Torniamo a casa con la certezza di aver visto solo una parte dell’immensa proposta che quest’azienda ha da offrire nel campo delle tecnologie per la casa, il lavoro e la sicurezza urbana: non erano presenti infatti (ma questo non era il tema dell’incontro della giornata) tutte le nuove tecnologie e famiglie di business come l’Intrusion ed il controllo accessi che rendono ormai il gruppo cinese un leader indiscusso nel campo della Total Security, posizione e reputazione di leadership che ci viene confermata nel corso dell’evento percependo concretamente il costante impegno di innovazione e lo sguardo rivolto sempre al futuro. Soprattutto torniamo a cosa consci di aver sbirciato dentro quello che sarà il mondo del futuro e di aver toccato con mano molte delle tecnologie che ci circonderanno negli anni che verranno.
Il roadshow Hikvision proseguirà per tutta l’estate e toccherà le più importanti città italiane, oltre alle date del 4 maggio a Genova e del 10 a Firenze. Ciascun evento prevede due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. E’ possibile registrarsi all’evento attraverso questo veloce form (LINK).
Le prossime tappe del tour italiano:
- ROMA: 15 maggio
- CASERTA: 18 maggio
- BARI: 24 maggio
- ANCONA: 30 maggio
- BOLOGNA: 5 giugno
- VITTORIO VENETO: 8 giugno
- MILANO: 12 giugno
- TORINO: 15 giugno
Info: Hikvision