PT-RQ35K: il 30.000 lumen più leggero di Panasonic – L’intervista a Giorgio Bodini di Giochi di Luce

Neonato in casa Panasonic è il nuovo PT-RQ35K, considerato ad oggi il più leggero e compatto videoproiettore 4K 3-chip DLP da 30.000 lumen.

Come migliorare una gamma di successo come la serie PT-RZ31/RQ32, la coppia di proiettori 3DLP di Panasonic nella categoria dei 30.000 lumen, venduta in diverse centinaia di esemplari in Europa negli ultimi 5 anni? La risposta di Panasonic arriva con la nuova serie di proiettori PT-RQ35K, due nuovi modelli che alzano l’asticella della propria categoria di luminosità seguendo la filosofia che da sempre caratterizza i videoproiettori Panasonic: qualità delle immagini, ma con un’attenzione estrema alla limitazione di pesi e ingombri.

Ecco quindi che nonostante l’elevata luminosità e qualità dell’immagine, il PT-RQ35K non raggiunge i 70kg di peso e può essere trasportato ed installato impiegando solamente due persone, con un notevole risparmio sulla manodopera e una grande facilità di gestione. La serie PT-RQ35K è del 40% più piccola dell’attuale PT-RQ32K e il suo ingombro è quasi equivalente al PT-RQ22K. Grazie alle dimensioni e al peso ridotto, la serie PT-RQ35K crea interessanti opportunità per la proiezione ad alta luminosità in luoghi in cui lo spazio di installazione è limitato.

Per conoscere a fondo le sue caratteristiche, abbiamo raggiunto Giorgio Bodini di Giochi di Luce, che ha di recente acquistato il videoproiettore, in attesa di un impiego sul campo ad oggi non possibile vista la pandemia in corso e i molti eventi annullati o posticipati.

Un confronto, quello con Giorgio, più che sufficiente per determinarne le possibili applicazioni, ovvero: teatro, convegnistica e scenografia oltre che ovviamente il mondo del videomapping di grandi dimensioni. Al momento, però, l’unico campo in cui potrebbe essere utilizzabile è quello delle convention online con una scenografia/studio televisivo ricreato alle spalle del relatore/i. “Questa, tra l’altro, è l’applicazione che sta salvaguardando la sopravvivenza anche del mercato rental che altrimenti sarebbe completamente fermo”, si lascia sfuggire Giorgio un po’ rammaricato e forse anche un po’ preoccupato per l’avvenire. Anche perché gli investimenti vanno pagati. “E’ stato necessario da parte nostra, per questo periodo, aver cambiato prospettiva e i connotati di alcune attività che già svolgevamo prima, come appunto la convegnistica, ora online.”

Riprese, messa in onda e streaming. Queste le parole chiave del periodo che stiamo ancora vivendo da marzo del 2020.

Dopo una analisi abbastanza approfondita, avendo avuto modo anche di testare sul campo tutta la gamma precedente di Panasonic, Giorgio ci spiega i punti di forza del proiettore partendo dalla sua luminosità: 30.500 ANSI lumen e 32.000 center lumen. “Le specifiche del proiettore sono di 30.500 lumen (ISO 21118) e 32.000 Center lumen”, afferma Giorgio riferendosi alla misura “Center Lumen”, che è stata usata principalmente per scopi di marketing ma non è quella scientificamente più rigorosa. E prosegue “Visto che la concorrenza pubblicizza da tempo i suoi prodotti solo con quella unità di misura, Panasonic ha dovuto adeguarsi ad utilizzarla a sua volta, ma continua a pubblicare sempre in evidenza i valori secondo la norma ISO 21118 (che è ancora più rigorosa della norma ANSI).”

Le applicazioni sono moltissime, dal videomapping, a qualsiasi tipo di evento notturno di piazza al teatro, al televisivo e fino alla convegnistica. Quindi non solo proiezioni giganti ma anche proiezioni di base ristrette ma con moltissima luce concentrata. Il tutto considerando il fattore forma del proiettore che al momento è il più compatto 30K in commercio. Questo è un grandissimo vantaggio, considerando anche il suo peso sotto ai 70 kg, perchè consente di essere installato agevolmente anche in situazioni dallo spazio ridotto, come è norma negli allestimenti fieristici per esempio.

La risoluzione è 4K QWUXGA ottenuta con la tecnologia Quad Pixel Drive, che permette una riproduzione di immagini davvero nitide, ultra dettagliate, e quindi molto più realistiche rispetto alle altre macchine in commercio. In aggiunta le immagini sono pulite anche dai classici effetti di “banding”, le ben note righe che talvolta si formano, grazie all’implementazione della funzione Gradation Smoother.

Il nuovo PT-RQ35 esce di fabbrica con a bordo HDMI e Digital Link (di fatto un ingresso HDBaseT) entrambi compatibili con i segnali 4K e oltre a questi ingressi di serie, sono disponibili due slot opzionali per completare la connettività con le schede opzionali disponibili che comprendono un ulteriore doppio ingresso HDMI, un doppio DVI, un doppio 12G SDI,un doppio Display Port o un doppio ingresso in fibra ottica che permette di collegarsi direttamente al proiettore con un cavo in fibra ottica senza ulteriori extender di segnale.

Un’altra innovazione fondamentale la troviamo all’interno della sorgente luminosa di questo PT-RQ35K  con l’adozione di un nuovo engine laser Red e Green dotato di laser rosso e di una doppia lunghezza d’onda per il laser blu. Una soluzione studiata per consentire di ottenere colori più ricchi nelle tonalità calde, una bella saturazione sia nei blu freddi che in quelli più profondi e in generale in una miglior naturalezza delle immagini riprodotte. “Grazie al test che ho effettuato” afferma Giorgio “ho notato come le immagini riprodotte siano ormai assolutamente comparabili con quelle riprodotte da una lampada Xenon, che è sempre stata considerata il punto a cui ambire in termini di qualità”.

La nota sensibilità al calore del laser rosso viene compensata grazie alla tecnologia Dynamic Digital Control di Panasonic che mantiene invariata la luminosità e la colorimetria delle immagini anche quando la temperatura dell’ambiente cresce fino a 36°C, mentre in altre macchine concorrenti con laser rosso la luminosità viene fortemente ridotta già a partire dai 25°C.

Per quanto riguarda le ottiche c’è da spendere qualche parola anche sulla short-throw ET-D3LEW200 e sulla ultra-short throw D3LEU100 che presenta un innovativo design a “L” che elimina il problema dell’offset dello schermo e consente quindi di proiettare immagini da brevi distanze in spazi ristretti, soprattutto in ambienti caratterizzati da soffitti bassi. Il nuovo design risolve anche il problema dell’ostruzione visiva causata da alcuni obiettivi UST che sporgono dal proiettore. Ciò significa anche che i proiettori possono essere posizionati in stacking per motivi di ridondanza o per aumentare la luminosità su una singola superficie.

l’ottica D3LEU100

L’obiettivo ultra short-throw ET-D3LEU100 supporta un rapporto di proiezione pari a 0,37:1 (4K+) su schermi di grandi dimensioni a distanze ravvicinate, mentre l’obiettivo short-throw ET-D3LEW200 è dotato di uno zoom motorizzato con rapporto di proiezione di 0,70–0,91:1 (4K+). Entrambi eliminano l’offset e consentono di regolare l’altezza dell’immagine con uno shift dell’ottica motorizzata di ±59%. La funzione di lens memory dell’obiettivo di Panasonic rende più semplice e veloce un eventuale richiamo di posizione dello zoom del proiettore con una precisione talmente accurata, utilizzando le ottiche della serie D3, da consentire di richiamare configurazioni di edge blending nelle quali la precisione della posizione deve essere assoluta per garantire la corretta sovrapposizione dei pixel.

Per installazioni teatrali, Panasonic ha introdotto sul PT-RQ35K la modalità Quiet di gestione del raffreddamento che, andando a ridurre la luminosità del proiettore a 20.000 lumen, oltre che i consumi, silenzia enormemente il proiettore, di per sé già molto silenzioso, portandolo dai 49 dB ad un massimo di 46 dB. “La concorrenza è rimasta ferma ad almeno 3 dB sopra” conclude Giorgio, aggiungendo che “per il mercato teatrale o convegnistico questo proiettore risulta essere davvero la macchina perfetta”.

Entrando nei dettagli delle novità introdotte da Panasonic su questo nuovissimo modello, troviamo molte altre innovazioni interessanti. Fra queste sicuramente molto utile l’NFC che permette di regolare le impostazioni di base del proiettore anche quando quest’ultimo è spento e scollegato dalla rete elettrica. Basta avvicinare lo smartphone al proiettore per riceverne i dati informativi e addirittura cambiare il suo indirizzo IP. L’NFC consente di fatto di regolare le impostazioni di base dal proprio smartphone iOS e Android anche senza alimentare il proiettore.

Un’altra novità importante, ereditata dal top di gamma PT-RQ50K, è la funzione di Remote preview, che attraverso l’uso di un computer collegato via LAN al proiettore, utilizzando il browser web o il software Multi-Projection Monitor, permette di visualizzare in anteprima sullo schermo del PC l’immagine ricevuta nell’ingresso del proiettore senza proiettarla potendo verificare che il cablaggio funzioni correttamente anche con il proiettore in stand-by.

Info: PanasonicExhibo

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