ISE 2023: il nostro bilancio finale

A pochi giorni dal termine di ISE 2023 in una soleggiata e non troppo fredda Barcellona vi racconto quelle che sono state le prime impressioni di un evento internazionale in continua crescita. Potete leggere i reportage giornalieri su IntegrationMag.it.

Dopo la ri-partenza col botto dello scorso anno le aspettative erano alte e ciò che sarebbe stata questa edizione 2023 lo si è capito fin dai primi minuti in coda davanti all’ingresso sud: una folla di persone strizzate e rumoreggianti come non ricordavamo da tempo.

C’è poco da girarci intorno, questa edizione è stata entusiasmante, un successo su tutta la linea, per affluenza, per numero di espositori, per brillantezza e per prospettive.
Siamo tornati a parlare di affari, di futuro e di progetti, siamo tornati a stringerci le mani, ad abbracciare gli amici e a condividere la birra negli stand a fine giornata. Forse è veramente tornato tutto alla normalità e, come dopo ogni periodo di profonda crisi, è tornato l’entusiasmo ed una positività contagiosa.

I prodotti mancano, l’approvvigionamento delle componenti va a rilento? Non importa, basta fare lo slalom tra le mail e le promesse di consegna, raggranellare tutto – anche ciò che non c’è – e cercare di evadere gli ordini che, a quanto pare, arrivano un po’ per tutti i settori e per tutte le applicazioni.
Siamo nella direzione giusta e, per quanto ci riguarda, preferiamo mettere da parte le previsioni ambigue e buie e goderci il momento.

Media briefing poco prima dell’apertura di ISE 2023

ISE è all’apice dalla popolarità, una fiera ben organizzata e ben gestita, almeno stando ai nostri feedback e basandoci sulla nostra esperienza di visitatori e media partner.
Tutti amano la città ed il complesso fieristico di Gran Via, la logistica ed i trasporti funzionano bene, a parte la mancanza incomprensibile di taxi.
A Barcellona poi non mancano certo locali ed occasioni per cenare e fare festa a fine giornata…

Quello che è l’eterogeneo – ed io continuo a pensare non meglio identificato settore dei “sistemi integrati” – è molto ben rappresentato, se non altro in termini di numeri, varietà di aziende e tecnologie: il contenitore è grande e all’interno c’è un po’ di tutto, uno schema che ad oggi funziona ma che potrebbe perdere il suo potere di richiamo se non adeguatamente gestito.
Le aree tematiche e le varie anime di ISE dovranno essere opportunamente sviluppate e valorizzate e, stando a ciò che ci ha raccontato Mr. Mike Blackman nell’intervista che leggerete a breve, le idee per il futuro prossimo ci sono e paiono essere ben delineate.

Penso soprattutto al settore del Professional Entertainment ed al Sound Reinforcement (PA compreso), argomenti più inerenti ai nostri magazine di ZioGiorgio e IntegrationMag: quattro sistemi audio in ascolto demo tramite basi (ed a un volume insopportabile ndr) non è certo qualche cosa di nuovo. Un format che non mi piaceva venti anni fa e che non mi piace oggi.
Sono convinto che ci sia molto di più da vedere e da ascoltare in fatto di suono, audio e diffusione sonora, soprattutto considerando che la “reale integrazione” di questi prodotti passa per sistemi di gestione di controllo remota, reti e soprattutto audio immersivo e realtà aumentata che non dovrebbero essere intesi solo come artifizi di intrattenimento ma vere e proprie occasioni per migliorare l’esperienza utente e, perché no, trovare una reale applicazione nelle installazioni fisse.
Per rimanere nel solco, pensiamo anche all’Intelligenza Artificiale, di cui si fa un gran parlare ma che, a parte l’effetto wow e l’hype sull’argomento, ancora non trova una sua reale applicazione in un ospedale, in una scuola o in qualsiasi altro contesto nella vita di tutti i giorni, salvo qualche progetto innovativo e lungimirante adatto giusto ai magazine di settore…

Per contro i contenuti tecnici nelle aree dedicate ai seminari erano molti e di qualità ma, ancora una volta ed incomprensibilmente, la maggior parte del pubblico li ha snobbati o relegati in secondo piano. Uno dei motivi principali è che la fiera è enorme, impossibile vedere tutto anche rimanendo nei quattro giorni completi.

Re Filippo VI e Mike Blackman durante il tour ufficiale di ISE.

A me personalmente sarebbe piaciuto passare più tempo nel padiglione dedicato al Digital Signage, che considero un settore di mercato ancora con moltissime potenzialità e poco presente nelle installazioni da noi in Italia mentre, sempre a sensazione, ci è parso di vedere qualche novità in meno nel mondo dei trasporti digitali e nel lighting in generale, nonostante l’interesse attorno ad alcuni brand che hanno effettivamente portato sul mercato soluzioni reali ed estremamente utili per sistemi di trasporto e matrix completi ed affidabili.
Ma di prodotti e tecnologie abbiamo parlato e parleremo diffusamente negli articoli tecnici che il nostro incredibile team ha già prodotto durante la fiera e produrrà nei prossimi giorni.

Uno sforzo immane quello dei nostri magazine ad ISE 2023 e nelle altre maggiori fiere mondiali!

Abbiamo inondato i social e i nostri siti di notizie fresche, appena cinque minuti dopo l’uscita sul mercato, per somma gioia di alcuni player che ci hanno fermato nei corridoi per confessarci con entusiasmo: “sai, ci hanno scritto già una decina di persone per avere informazioni sul prodotto uscito ed appena hanno letto la vostra notizia!”. Ma guarda un po’…

Ecco, care aziende, lasciatemi fare la chiosa finale, dato che anche noi, come molti, abbiamo pianto sangue negli ultimi anni: ricordate che se facciamo ancora tutto questo – con un dispendio energetico ed economico non indifferente – è solo ed esclusivamente grazie al vostro supporto. L’alternativa è che ve la “cantiate e suoniate da soli” la filastrocca, una modalità di comunicare che, concedetemelo di dire dopo ormai 23 anni di esperienza, non funziona così bene come qualcuno possa credere…

Aldo Chiappini
ZioGiorgio Team

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