A Sicurezza 2017 per l’azienda Honeywell, abbiamo incontrato il District General Manager Fabio Bruschi che ci ha parlato del nuovo sistema Connected Buildings: un software completo che permette di gestire contemporaneamente più edifici, dal residenziale al commerciale alla Smart City. Un’interfaccia semplice ed intuitiva per la soluzione integrata di Building Automation: Enterprise Buildings Integrator, una piattaforma software in grado di monitorare e gestire fino al singolo device e sistema i sistemi di Confort, Sicurezza e Anticendio presente nel building. In questo modo i facility manager possono ottimizzare il processo gestionale, decisionale e di supervisione efficientando il sistema complessivo e la sua manutenzione.
Il Sig. Bruschi ci ha sottolineato il valore aggiunto di questa applicazione: “L’integrazione di tutti i sistemi sono il valore aggiunto. Abbiamo superato il concetto di IoT in quanto Internet of Things per arrivare a parlare di Integration of Things. Se ho un incendio, devo fermare il sistema di condizionamento mentre le telecamere devono rilevare le persone ancora presenti, magari facilitata da una geolocalizzazione dello Smartphone (usato come identificativo nel CA ndr.)”. Il concetto alla base di questo sistema è interessante: ho tanti elementi hardware che devono colloquiare in armonia, velocemente e senza errori.
Un applicativo della suite molto importante è legato al servizio OBS (Outcome Based Services): un servizio basato su cloud per gli edifici connessi, progettato per ottimizzare la manutenzione e la gestione delle strutture. L’interfaccia di comando racchiude tutti i valori in tempo reale dei singoli dispositivi installati, chiaramente memorizzati sul cloud.
Questi dati creano delle statistiche importantissime per capire l’utilizzabilità dei dispositivi stessi ed il failure rate: da queste si possono stabilire eventuali prossimi guasti o dove andare a posizionare quella telecamera piuttosto che l’altra per agevolare un controllo di un’area statisticamente più affollata dalle ore 15.00 alle ore 16.45 per esempio.
Unendo l’automazione avanzata con l’analisi dei dati, Outcome Based Service permette ai service engineer Honeywell di valutare ed esaminare gli asset degli edifici ventiquattr’ore su ventiquattro, favorendo in questo modo una più rapida identificazione di anomalie e di configurazioni errate rispetto ai servizi di manutenzione tradizionali e contribuendo a risparmiare tempo e denaro. Senza uno stretto monitoraggio il consumo di energia può variare. Il servizio sfrutta la connettività degli edifici e attraverso i sensori si pone l’obiettivo di garantire che la dotazione tecnologica dell’edificio possa dare il massimo. I risultati delle implementazioni dei primi progetti mostrano che il servizio può aiutare le organizzazioni a ridurre le spese energetiche diminuendo al contempo le chiamate reattive per richiedere assistenza.
Non potevamo citare i sistemi audio Public Address e Voice Alarm segnalando il sistema Audionet-MX. Questa soluzione è composta dalla matrice digitale Audionet-MX EN54-16 predisposta per la connessione a 6 controller per la gestione dell’amplificatore e della linea. L’unità master può essere collegata con cavo categoria a 2 unità slave e attraverso un’altra porta RJ-45 alle basi microfoniche. La matrice può gestire messaggi di servizio e BGM, per ciascuna singola area di diffusione. Alla master possono essere collegate un massimo di 13 slave MX8Z-AN mentre sono disponibili svariati moduli di controllo da installare nelle matrici e controller remoti ad incasso su standard di placche diverse (Vimar, BTicino). Le postazioni microfoniche con supporto a gooseneck sono disponibili in varie versioni, con 1 tasto programmabile, 7 tasti, tastierino numerico, e in versione microfono di emergenza a parete. Nel corner espositivo abbiamo potuto apprezzare anche i diffusori a colonna, i proiettori e gli speaker da incasso con griglia con colori custom.
Abbiamo voluto dare un taglio più building a questa visita allo stand Honeywell, ma in realtà l’azienda ha presentato molte novità in ambito security e videosorveglianza, troppe per questo un breve articoli di highlight. Certamente il sistema di Digital Video Management DVM R620 per la gestione e connettività dei contenuti video con funzioni di ricerca, annotazione, autenticazione con watermark delle riprese e compatibilità ONVIF, è un argomento di sicuro interesse e margine di approfondimento. Insieme al DVM R620, Honeywell ha presentato i sistemi di NVR e VMS MAXPRO, con supporto H.265 e standard ONVIC, PSIA e RTSP e un’altissima affidabilità di sistema, così come le telecamere analogiche HQA, fino 4MP e corredate da VDR, le telecamere IP della serie equIP, capaci di funzionalità di analisi avanzate, e infine la serie Performance, telecamere più entry level ma in alta risoluzione sia in analogico che nelle versioni IP fino al 4K.
Info: Honeywell